Un binomio che esiste da sempre e che nei secoli ha preso declinazioni diverse, attraverso la poetica degli artisti, il periodo storico vissuto e la loro sensibilità. Luoghi naturali o urbani, osservati attraverso una selezione di opere della collezione, come punti di partenza per attività di laboratorio che stimolino, attraverso l’uso di varie tecniche artistiche, la consapevolezza rispetto ai temi della sostenibilità.
All'interno delle collezioni della GAM molte sono le opere da osservare per comprendere il ciclo delle stagioni e la variazione dei colori nella natura. Partendo da alcuni capolavori di artisti dei primi anni del Novecento, sino a giungere alla metà degli anni Cinquanta, si scopriranno modi diversi di rappresentare paesaggi ed elementi naturali. In laboratorio, con la tecnica del collage, ogni bambino potrà decidere con quale tonalità lavorare per reinterpretare le stagioni personalizzando, così, un originale cappello.
L'attività è dedicata ai quattro elementi naturali. Il percorso inizia dall’opera in esterno In Limine di Giuseppe Penone, poiché la sua particolare composizione comprende già l’idea di tutti gli elementi; dopodiché si approfondirà il tema con la visione di una selezione di opere della collezione del 'Novecento. In laboratorio si lavorerà con l’argilla. I quattro elementi, infatti, sono racchiusi in essa: la terra (l'argilla stessa), l’acqua con cui viene lavorata per essere plasmata, l’aria che serve ad asciugarla e ad indurirla e infine il fuoco che, con il suo calore, la rende forte e resistente. Con l'argilla ogni ragazzo potrà creare una formella su cui rappresentare l’elemento scelto.
Osservare con occhi diversi i luoghi che ci circondano, ponendo attenzione a piccoli dettagli o a semplici elementi che possono ri-scattare un ambiente. A partire dalla visione di opere di artisti del Novecento quali Boccioni, Uncini, Schifano e il materiale video dei torinesi Botto&Bruno, si passerà, negli spazi dell’Education area, alla creazione di originali collages fotografici su cui inserire interventi pittorici per rendere gli spazi urbani ancor più straordinari e valorizzarli.
In linea con gli obiettivi del metodo STEM che avvicina gli studenti alle discipline matematiche e scientifiche, si è scelto di proporre attività educative per renderli più consapevoli delle connessioni continue tra i diversi ambiti con un approccio nuovo, stimolante e creativo. Dipinti e sculture, analizzate da originali punti di vista, sono lo spunto per cimentarsi con forme, riflessi, prospettive e ... quarte dimensioni!
Saranno le forme geometriche lo spunto per un percorso tra Futurismo e Arte Concreta. Molto spesso, infatti, la geometria diventa il modo per semplificare o scomporre la realtà, trasformandola e reinventandola. L’aratura di Fortunato Depero è una delle opere più amate dai bimbi, quella che esprime meglio di qualunque altra le potenzialità di questa tecnica. In laboratorio verranno messi a disposizione cartoncini di varie forme e colori per un lavoro di composizione e costruzione di un paesaggio geometrico.
Gli artisti nel corso dei secoli si sono interrogati continuamente su come rappresentare il concetto di spazio nel quadro: riportare nella bidimensionalità la tridimensionalità. Su questo tema, inoltre, l'arte si è incrociata con la scienza, la matematica e l'astronomia e gli esiti sono stati sorprendenti, come dimostrano le ricerche artistiche dei Futuristi e in seguito di Lucio Fontana e di Giulio Paolini. In laboratorio, partendo da tutte queste suggestioni, gli studenti verranno invitati a scegliere tra elementi di alcuni spazi interni, elaborando, con la tecnica del pastello a olio, alcune immagini da inserire in una scatola trasparente cubica utilizzata per riprodurre una stanza.
Partendo dalle suggestioni del romanzo fantastico a più dimensioni scritto nel 1884 da Edwin Abbott Abbott si intende indagare le strette connessioni esistenti tra l’arte e le discipline scientifiche in linea con il metodo di apprendimento interdisciplinare STEAM. A partire dalla fine dell’Ottocento gli scienziati scoprirono che spazio e tempo non sono due categorie separate e gli artisti delle Avanguardie, in concomitanza, superarono la visione tradizionale prospettica per un’altra, profondamente diversa, in cui si esaltava la velocità e la simultaneità. Innovazione tecnologica e artistica si contaminano portando a nuove ricerche come l’impego di materiali che derivano dal mondo industriale, e il superamento della tela stessa per cercare lo spazio reale oltre la superficie piana del quadro. Il percorso, quindi, si concluderà con gli esempi dello spazialismo di Lucio Fontana e gli specchi di Michelangelo Pistoletto. In laboratorio, dopo alcune semplici sperimentazioni sulle proprietà specifiche dello specchio come la simmetria, la riflessione e la dilatazione dello spazio, gli studenti elaboreranno questi principi creativamente con forme geometriche, carte riflettenti e scatole trasparenti.
Nel Novecento gli artisti, hanno saputo interpretare e talvolta anticipare le esigenze e le criticità di una società che stava radicalmente cambiando rispetto al passato. Con suggerimenti adeguati anche ai più piccoli, si prende in esame questo periodo storico, sino ad affrontare argomenti attuali, attraverso percorsi e attività di laboratorio che stimolino pensieri divergenti.
L’osservazione di una selezione di opere del Novecento è un ottimo mezzo per far comprendere ai bambini il passaggio del tempo e per contestualizzare dipinti e sculture in determinati momenti della giornata associati alle varie attività che si possono svolgere. Dopo aver posto l’attenzione su queste tematiche, in laboratorio, attraverso l’uso del colore, si lavorerà sul concetto dello scandire il tempo, in modo creativo e divertente.
Fare un ritratto di sé non è un'impresa facile perché comporta conoscenza della propria identità. Alcune opere del Novecento, tra le quali il quadro di Alberto Savinio Autoritratto in forma di gufo, o il ritratto scultoreo dell'artista Mario Mafai con il suo gatto, ci consentono di avvicinarci al tema in maniera surreale per far emergere il carattere nascosto di ciascuno. In laboratorio i ragazzi lavorano sul tema delle somiglianze, partendo dal disegno del proprio profilo su cui verranno inseriti elementi tratti dal mondo animale per raccontare affinità fisiche o caratteriali.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale gli artisti percorrono nuove strade espressive, tra cui la libertà di usare i colori in modo arbitrario, di allontanarsi dalla realtà per dare sempre più valore al gesto e alla materia. La Pop Art, invece, preleva dalla realtà urbana e dai mezzi di comunicazione di massa simboli, segni e segnali modificandoli, ripetendoli, svuotandoli del significato originale per fornire altri punti di vista, spesso ironici. In laboratorio si invitano gli studenti a progettare una locandina che renda esplicito un loro messaggio alla società.
Informazioni e prenotazioni Dipartimento Educazione GAM:
Telefono 011.4429630 (lun.- ven. 9.00 – 13.00 / 14.00 – 16.00)e-mail infogamdidattica@fondazionetorinomusei.it;caterina.fiore@fondazionetorinomusei.it
GAM Via Magenta 31- Torino
Tariffe scuole
(ingresso gratuito alle Collezioni)Percorso di visita in museo con laboratorio: € 75 a classeDurata: 90 minuti
A scuola: € 100 a classeDurata: 90 minuti
