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Fausto Melotti. Lasciatemi divertire!

Nel 1972 la Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino celebrava Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) con un’ampia retrospettiva che lo consacrava tra i maestri dell’arte italiana.

A oltre cinquant’anni di distanza, nell’ambito della SECONDA RISONANZA, la GAM dedica all’artista una nuova grande mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti di Milano e curata da Chiara Bertola e Fabio Cafagna. Un percorso espositivo che ripercorre l’intera produzione di Melotti dagli esordi astratti degli anni Trenta fino alla maturità artistica.

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Alice Cattaneo. Dove lo spazio chiama il segno

Nell’ambito della SECONDA RISONANZA, dal 15 aprile al 7 settembre 2025 la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta Dove lo spazio chiama il segno, un’importante mostra antologica dedicata al lavoro di Alice Cattaneo (Milano, 1976), a cura di Giovanni Giacomo Paolin.

L’esposizione racconta diversi momenti della ricerca dell’artista, che disegnano una partitura in cui parole come ritmo, interruzione e cura accompagnano l’esperienza delle visitatrici e dei visitatori.

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Giosetta Fioroni

La GAM è lieta di presentare un’esposizione a cura di Elena Volpato, dedicata ai film di Giosetta Fioroni, conservati nella collezione della Videoteca. È il diciannovesimo appuntamento del ciclo di mostre con cui la GAM va raccontando la prima stagione del film e video d’artista italiano tra anni sessanta e settanta del Novecento.

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Le Collezioni e il “Deposito vivente”

Secondo la direzione di Chiara Bertola la programmazione della GAM si sviluppa in due stagioni annuali, denominate RISONANZE. Ogni stagione esplora temi specifici che non solo offrono spunti per una riorganizzazione dinamica della Collezione, ma si traducono anche in mostre e progetti che si influenzano reciprocamente, creando un dialogo continuo. Questi temi sono pensati per integrarsi e rinforzarsi a vicenda, dando vita a un progetto culturale organico e coerente. Ogni elemento, dalla singola opera al progetto più ampio, si inserisce in un contesto che dialoga con la storia e l’eredità culturale del museo e del territorio che lo ospita, sottolineando l’importanza delle radici storiche senza rinunciare alla contemporaneità.

Al secondo piano del museo è allestito il Deposito vivente, in cui il visitatore vive l’esperienza immersiva di un deposito museale.