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PREVIEW 2019 – CIRCULAR ECONOMY AND ART – Nomade, 2019

  • Attività
  • 6 Novembre 2019 - 7 Gennaio 2020
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Corte d’Onore di Palazzo Reale
dal 6 novembre 2019 al 6 gennaio 2020

Nel tempo, l'idea di una tenda è diventata sinonimo dell'idea di "l'aria aperta" e di "natura", tuttavia le prime tende sono servite da case per le persone che le hanno erette, e la struttura leggera e basata su componenti delle tende si adattava allo stile di vita nomade dei primi umani.

Le tende che sembrano molto più simili alla nostra idea moderna di una tenda sono state utilizzate almeno fin dalla prima età del ferro e probabilmente molto più a lungo. Le tende sono anche menzionate nella Bibbia, in Isaia 54: 2 indica quanto fosse importante nelle prime società: "Allarga il posto della tua tenda e lascia che stendano le tende delle tue abitazioni: risparmia, allunga le corde e rafforza la tua posta". Un rifugio nomade tradizionale è la iurta, una tenda circolare portatile, tradizionalmente ricoperta di pelli o feltro, che era ed è tuttora utilizzata come dimora dai nomadi nelle steppe dell'Asia centrale e in particolare della Mongolia dove viene chiamata “gher”. Sono realizzate con supporti e travicelli in legno e bambù e hanno un grande tetto a volte autoportante e talvolta supportato da uno o più pali interni centrale (o più). Le iurte hanno una forte valenza simbolica derivata dalla cultura sciamanica, dalla cultura buddhista e da quella cinese. Sono state usate come abitazioni in Asia per oltre 3,000 anni e sono progettate per essere relativamente facili da smontare e da riporre in un contenitore che può essere trasportato sul dorso di un cammello o uno yak.

IL PROGETTO

Il progetto sviluppa una struttura di ampie dimensioni ispirata alla iurta con la possibilità di entrare e poterci sostare. È luogo di sosta ma anche di incontro, scambio, conversazione, dibattito sulle tematiche legate all'economia circolare, all'ambiente e alle problematiche dello smaltimento delle materie plastiche.

Consiste in una struttura in legno, (come da disegni costruttivi delle iurte classiche) a cui è stata aggiunta una copertura realizzata con materiale di scarto di tipo plastico, materiale che connota le opere di Enrica Borghi attraverso il suo “segno stilistico”, dalle bottiglie tagliate e assemblate con moduli geometrici ai sacchetti in polietilene cuciti per comporre patchwork cromaticamente accattivanti. A questi materiali sono stati affiancati filati forniti dal Gomitolorosa con i quali sono state realizzate delle “fasce” utili a fissare la copertura della struttura, riprendendo così la funzione originaria delle strisce di pelle che fissano il feltro o il pellame nelle iurte tradizionali.

Per la sua realizzazione è stato sviluppato un progetto insieme al Dipartimento Educazione GAM che ha visto la partecipazione degli allievi dell’ITS TAM Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie e il Made in Italy Tessile Abbigliamento Moda di Biella e della Banca del Tempo IV Circoscrizione. Insieme all’artista hanno partecipato ad una serie di workshop alla GAM, durante i quali sono stati cuciti più di 100 mq di buste in polietilene.

La collaborazione con i Musei Reali di Torino ha reso possibile l’allestimento dell’opera nella Corte d’Onore di Palazzo Reale e sarà visitabile dal 6 novembre 2019 al 6 gennaio 2020. Durante questo periodo saranno organizzate dal Dipartimento Educazione GAM attività rivolte alle scuole e agli adulti, performances e incontri.

La struttura in legno della iurta è stata realizzata dallo Studio Grassi Design.

 

IL WORKSHOP ALLA GAM