La Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, è la manifestazione organizzata ogni anno per portare l’arte del nostro tempo al grande pubblico.
Anche per questa quattordicesima edizione la Giornata del Contemporaneo aprirà gratuitamente le porte dei 24 musei AMACI e di un migliaio di realtà in tutta Italia.
Un programma che ogni anno regala l’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea, portando l’evento a essere considerato l’appuntamento annuale che ufficialmente inaugura la stagione dell’arte in Italia.
Le principali novità di questa edizione sono una mostra diffusa di Marcello Maloberti (Codogno, Lodi, 1966), nei musei associati AMACI che ospiteranno simultaneamente una selezione di opere dell’artista, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere e approfondire la sua produzione performativa, e il coinvolgimento della rete estera del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di cui fanno parte gli Istituti Italiani di Cultura per dare vita a una settimana di promozione dell’arte contemporanea italiana.
La GAM, museo associato AMACI partecipa alla giornata del Contemporaneo offrendo l’ingresso gratuito per tutta la giornata di sabato 13 ottobre.
La visita comprende le Collezioni permanenti del Novecento, l’opera “in progress” Il Sostituto: Lo studio itinerante di Maria Morganti che prende vita, stratificandosi giorno dopo giorno, nello spazio della biglietteria intensificandosi di materia pittorica, in occasione del progetto di residenza per artisti “Diari tra diari” in collaborazione con la Fondazione Spinola Banna per l’Arte, e l’opera Circus Vitry, 2012 di Marcello Maloberti esposta nell’atrio del piano interrato per la Giornata del Contemporaneo in collaborazione con AMACI. Circus Vitry sarà visibile dal 13 ottobre fino all’11 novembre.
La stampa fotografica Circus Vitry raffigura un momento della complessa installazione interattiva Circus di Maloberti, costituita da elementi che alludono a forme spontanee di aggregazione nello spazio pubblico. Un tendone da mercato e 250 specchietti con cornice di plastica, appesi a fili di rafia. Intorno al tendone sono disposte quattro automobili con i fari accesi e un DJ suona musica ad alto volume. Ogni elemento scelto dall’artista diviene componente di un “piccolo luna park” dove convergono e si riflettono “architetture e passanti”. Senza stabilire nuove gerarchie, Circus definisce temporaneamente un nuovo centro “legato alla città, con una forma che cambia secondo il tempo e la vita che vi scorre attorno”.