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“Eight Ceilings” and “Thirteen Benches”

  • Evento
  • 11 Novembre 2013 - 12 Novembre 2014
"Eight Ceilings" and "Thirteen Benches"
Due opere inedite di Nedko Solakov per la GAM di Torino
 
Dal 6 novembre 2013  

La GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta al pubblico a partire dal 6 novembre due nuove installazioni site-specific realizzate dall’artista bulgaro Nedko Solakov, una delle più importanti e apprezzate figure del panorama dell'arte contemporanea internazionale.   L’artista ha lavorato alle due nuove opere intitolate “Thirteen Benches” and “Eight Ceilings” durante l’orario di apertura del museo, e quindi sotto gli occhi dei visitatori della GAM, in questi primi giorni di novembre, mese dell'arte contemporanea a Torino.  

Fino ad oggi gli interventi di Nedko Solakov sono avvenuti principalmente in mostre e grandi manifestazioni che, per la loro natura temporanea, prevedevano un’esposizione delle sue opere limitata nel tempo. Ora per la prima volta in un’Istituzione Museale italiana, Solakov ha realizzato appositamente per gli spazi della GAM, e quindi in un’architettura specifica, un’opera che resterà in modo permanente patrimonio del museo portando con sé un messaggio universalmente valido nel tempo. Si tratta di una delle rare occasioni a livello internazionale in cui l’artista lascia un segno permanente del proprio lavoro.  
Le nuove installazioni entrano a far parte del patrimonio della GAM grazie alla Fondazione CRT per l'Arte Moderna e Contemporanea, che ha acquisito l’opera composta da disegni e testi realizzati sui soffitti, e grazie alla decisione dell’artista di donare al museo l’intervento svolto sulle panche.  

In “Eight Ceilings” l’artista si è concentrato sull’architettura delle scale del Museo, sfruttando imperfezioni del soffitto, ombre e luci ed anche segni e impronte lasciate dai visitatori, aggiungendo il proprio intervento con disegni e testi realizzati a china. Improvvisamente una crepa nel muro diviene un paesaggio, una ditata diventa un volto sorridente oppure una piccola escrescenza di vernice si trasforma nel sorriso di un diavolo.   “Thirteen Benches” si compone anche in questo caso di numerosi disegni e testi, realizzati a pennarello, che  inducono a una riflessione universale, spesso riferita al campo dell’arte. “Un grande artista con piccolo (capo)lavoro” recita uno dei suoi interventi davanti al grande Humbaba di Kiefer. Più avanti quattro minuscoli personaggi popolano invece gli angoli di una panca: “curator”, “collector” “artist” e “art lover” sono i protagonisti simbolici del mondo dell’arte. I lavori presenti sulle panche del museo sono stati donati alla GAM dall’artista, un generoso gesto fatto con l’intento di garantire a tutti i visitatori, compresi coloro che per necessità non accedono alle collezioni attraverso le scale e non possono quindi godere dell’opera sui soffitti, di relazionarsi al suo lavoro lungo il percorso espositivo. Gli interventi di Solakov - alcuni visibili immediatamente, altri volutamente lasciati più nascosti – creano un inedito racconto che non può prescindere dallo spazio in cui viene creato. L’artista ha studiato attentamente i muri, i soffitti, le ombre determinate dalle luci presenti nel percorso del museo, le venature del legno delle panche e solo da questa scrupolosa analisi è potuto scaturire il suo intervento creativo. I suoi disegni e testi, portatori di valori e significati universali, spesso racchiudono anche riferimenti  strettamente legati al contesto storico, geografico e culturale in cui l’artista si trova a lavorare. Nel caso della GAM, riferimenti ad alcune peculiarità piemontesi emergono come vere e proprie sottostorie dotate di un loro peculiare significato.   I visitatori della GAM si troveranno coinvolti in un'avvincente ricerca delle molteplici tessere disseminate negli spazi di collegamento del museo e lungo il percorso espositivo che, colte una dopo l'altra in parte o nel loro complesso, compongono il racconto di Solakov. Un racconto che, come sempre avviene nei suoi lavori, pone in discussione molte delle tradizionali certezze alla base della nostra società.    

Dagli inizi degli anni Novanta, Nedko Solakov (nato nel 1957, Tcherven Briag, Bulgaria; vive a Sofia) ha esposto ampiamente in Europa e negli Stati Uniti. Il suoi lavori sono andati in mostra ad Aperto’93 (Biennale di Venezia); alla 48a, 49a, 50° e alla 52a Biennale di Venezia in cui ha ricevuto una menzione speciale da una giuria internazionale; alla 3a e 4a Biennale di Istanbul; a São Paulo ‘94; a Manifesta 1, Rotterdam; alla 2a e 4a Biennale di Gwangju; alla 5a Biennale di Lione; a Sonsbeek 9, Arnhem; alla 4a e 5a Biennale di Cetinje; alla I Biennale di Lodz; alla 7a Biennale di Sharjah, Emirati Arabi Uniti; alla 3a Biennale di Tirana; alla 2a Biennale di Siviglia; alla 2a Biennale di Mosca; a documenta 12; alla 16a Biennale di Sydney; a Prospect 1, Biennale di New Orleans; alla Biennale di Singapore del 2011 e a dOCUMENTA (13). Recentemente, numerosi musei gli hanno dedicato personali: Museu do Chiado, Lisbona; Stichting De Appel, Amsterdam; CCA Kitakyushu, Giappone; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; The Israel Museum, Gerusalemme; Centre d’Art Santa Monica, Barcellona; Kunsthaus di Zurigo; Castello di Rivoli; Sofia City Art Gallery e la Galleria Borghese di Roma. Nel 2003-2005 la sua prolifica maturità artistica è stata celebrata con "A 12 1/3 (and even more) Year Survey" al Casinò Luxembourg, al Rooseum Malmoe e al O.K Centrum Linz, e nel 2008-2009 il progetto individuale “Emotions” è stato esposto al Kunstmuseum Bonn, al Kunstmuseum St. Gallen e all’Institut Mathildenhoehe, Darmstadt. Nel 2011-2012 la sua retrospettiva “All in Order, with Exceptions” è stata presentata alla Ikon Gallery, Birmingham; alla Fondazione Galleria Civica di Trento (“All in (My) Order, with Exceptions”); allo S.M.A.K., Gand e alla Fundação de Serralves, Porto. Attualmente il suo lavoro è presente in più di 50 tra collezioni museali e pubbliche in tutto il mondo, tra cui il MoMa di New York, la Tate Modern di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli e ora la GAM di Torino.      

Orario
collezioni: martedì-domenica 10-19.30, giovedì 10-22.30.
Chiuso il lunedì
INFO:
Centralino tel. 011 4429518 -
Segreteria tel. 011 4429595 
e-mail gam@fondazionetorinomusei.it