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Antonio Fontanesi

  • Mostra
  • 10 Giugno 2010 - 27 Settembre 2010
Al suo terzo appuntamento, la Wunderkammer mette in scena Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818- Torino 1882). Il Museo torinese è predestinato agli studi su questo artista perché ne conserva la più ricca collezione, pervenuta tramite l’amico ed erede Giovanni Camerana. Fontanesi, conosciuto a Torino fin dagli anni cinquanta, vi si stabilì come docente dell’Accademia Albertina nel 1869. Lunghi soggiorni tra Ginevra, Parigi, Londra, Tokio fecero di lui un pittore di cultura e linguaggio internazionali, anomalo in Italia. L’intensità emotiva della sua pittura, la poesia del vero, difficile da circoscrivere nelle categorie del realismo e del romanticismo, fu definita da un grande critico “un des beaux poèmes naturalistes qui aient été peints au cours du siécle”. La scelta tra i duecentocinquanta fogli della collezione vuole far rilevare la ricchezza e il mutare delle forme, delle tecniche e dello stile disegnativo con cui Fontanesi affronta il paesaggio nel maturare degli anni. Ma propone  anche temi non scontati, come la figura e la veduta. Si rivedranno anche i grandi e impegnativi disegni a fusain in cui la traccia del carboncino veniva sfumata in modo infinito e impalpabile, con esiti di suggestione non inferiore a quelli della pittura.    

In occasione della mostra dedicata a Fontanesi il progetto Wunderkammer si arricchisce di nuove voci:  Virginia Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del progetto, ha infatti invitato Rosanna Maggio Serra per la scelta dei fogli del maestro reggiano, avviando così la prima di una serie di collaborazioni ad alto livello per le proposte che si avvicenderanno in questo spazio. Già direttrice della GAM Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, Rosanna Maggio Serra è studiosa di primo piano dell’Ottocento piemontese e ha dedicato ad Antonio Fontanesi numerosi approfondimenti e iniziative espositive, tra cui l’ultima, grande mostra monografica dedicata all’artista e svoltasi alla GAM nel 1997.