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Straight away

  • Contemporaneo
Straight away
1962
cartone, fasce elastiche, materie plastiche su intelaiatura lignea
FD/205
cm 169,5x164,5x16,5
Proprietà Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris in comodato alla GAM

Dopo il ritorno a New York, nel 1959, Scarpitta prosegue la sua ricerca fondata sull'identificazione della pittura con i materiali che la costituiscono: telaio, supporto, colori intesi non come note di un'armonia cromatica, ma come sostanze dotate di consistenza materica. Dapprima sostituisce alla tela un intreccio di fasce elastiche imbevute di poliestere, quindi trasforma il telaio in una rastrelliera irregolare di elementi orizzontali intorno ai quali si avvolgono fasce imbevute o macchiate di colore. Muovendosi al di fuori di ogni grammatica rappresentativa, Scarpitta violenta l'impianto fisico del quadro per ridurre il linguaggio della pittura ad espressione di una tensione insieme fisica ed emozionale.

Maria Teresa Roberto