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Per una collezione di fotografia

  • Exhibition
  • 10 June 2008 - 31 August 2008
Promossa dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT la mostra, allestita negli spazi della Manica Lunga del Castello di Rivoli, presenta una selezione di opere fotografiche entrate a far parte della collezione della GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino. La Fondazione CRT, attraverso il Progetto Arte Moderna e Contemporanea, da tempo sostiene l'attività di GAM e Castello di Rivoli con acquisizioni destinate alle collezioni permanenti di entrambe le istituzioni.Nell'ambito di tale progetto, l'attenzione rivolta alla fotografia ha inteso corrispondere e concorrere all'azione intrapresa dalla GAM per la costituzione di una collezione fotografica rappresentativa delle esperienze condotte dalle personalità più rilevanti della storia della fotografia italiana dal secondo dopoguerra. Sono state acquisite duecento opere di fotografi di primo piano come Ugo Mulas, Mario Giacomelli, Luigi Ghirri e Gianni Berengo Gardin, che hanno arricchito ed integrato il già ricco patrimonio che la GAM dal 2001, in stretta relazione con l'attività espositiva riservata alla fotografia, aveva raccolto ed accumulato. In occasione della rassegna Per una collezione di fotografia, dal fondo CRT sono state selezionate 120 opere, che disegnano il profilo dell'esposizione e che offrono significativa testimonianza dell'opera di otto autori: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gianni Berengo Gardin, Sandro Becchetti, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Francesco Jodice e Ugo Mulas.I fotografi appartengono a generazioni diverse: da quella che ha esordito negli anni Cinquanta, segnando punti di riferimento capitali nella ricerca dei decenni seguenti, fino al gruppo di artisti apparsi alla ribalta verso la fine del secolo e che hanno dovuto confrontarsi con una nuova concezione dell'immagine introdotta dai processi di digitalizzazione e di elaborazione elettronica delle riprese.
Gli autori e le opere
Claudio Abate (Roma, 1943), vive e lavora a Roma. È stato testimone del fermento artistico dalla metà degli anni Sessanta fino a tutta l'avanguardia del decennio successivo. In mostra la celebre fotografia dei cavalli di Kounellis all'Attico, oltre ai ritratti dei protagonisti dell'arte contemporanea: da De Dominicis a Merz, da Pino Pascali a Roy Lichtenstein. Aurelio Amendola nasce e vive a Pistoia. Pur sviluppando una particolare attenzione per il mondo della scultura, documentando e illustrando capolavori e monumenti del passato, negli anni è arrivato a raccogliere una vera e propria galleria di ritratti di maestri del XX secolo. In mostra, tra gli altri, i ritratti di de Chirico, la serie di San Galgano, la serie di combustioni di Burri. Sandro Becchetti è nato a Roma nel 1935. Ha iniziato l'attività di fotografo nella seconda metà degli anni Sessanta documentando la realtà sociale, politica e culturale del nostro Paese. Negli anni Settanta-Ottanta ritrae personaggi del mondo dello spettacolo. In mostra sono presentati ritratti di attrici come Ingrid Thulin, registi come Alfred Hitchock, artisti come Vincenzo Agnetti. Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930) inizia la carriera professionale dedicandosi alla fotografia di reportage, all'indagine sociale, alla documentazione di architettura. Gli sono state dedicate circa 200 mostre personali in Italia e all'estero. Si afferma per un nuovo concetto di fotografia di veduta, realizzando una serie di volumi sull'Italia e sui Paesi Europei. Ha esposto alla Photokina di Colonia, all'Expo di Montreal, alla Biennale di Venezia ed ha partecipato alla mostra The Italian Metamorphosis, 1943 - 1968 al Guggenheim Museum di New York nel 1994. In mostra le città europee: Parigi e la Senna, Londra, le corse di Ascot ma, soprattutto, le città italiane con i loro riti sociali e religiosi. Francesco Jodice (Napoli, 1967) vive a Milano. Nel 1995 inizia a lavorare con la fotografia, il video, la scrittura e la creazione di mappe. Nel 2000 è uno dei fondatori di Multiplicity, network internazionale di architetti ed artisti con il quale nel 2002 è invitato a documenta 11 di Kassel. In mostra le vedute di metropoli e di luoghi turistici postmoderni, resi nell'iperdefinizione della foto digitale, eseguite alla fine degli anni Novanta e l'inizio degli anni Duemila. Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 - 2000), è considerato il padre della moderna fotografia italiana. In mostra, tra le altre, vengono presentate immagini della serie La buona terra, 1964-66, Il teatro della neve, 1985-86, e alcune opere inedite. Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 - Roncocesi, 1992) considerato fra gli autori più significativi della fotografia contemporanea, si afferma negli anni Settanta con opere maturate in ambito concettuale. In mostra vengono presentati lavori dagli anni Settanta ai Novanta: particolari di vedute di città italiane che hanno perso la loro connotazione complessiva per assurgere a spazi assoluti o a segni concettuali. Ugo Mulas (Pozzolengo, 1928 - Milano, 1973). Dopo il trasferimento a Milano frequenta l'ambiente artistico e intellettuale del Bar Giamaica a Brera. Fino al 1972 fotografa tutte le edizioni della Biennale di Venezia. Negli anni Sessanta documenta la vivace scena artistica newyorkese e, negli anni successivi, collabora con i principali esponenti del teatro di prosa come Giorgio Strehler o grandi autori d'opera come Benjamin Britten o Alban Berg. E' il fotografo italiano che meglio interpreta da un lato il clima culturale e artistico del tempo e dall'altro realizza lavori che, staccandosi dall'aspetto di documento, entrano a pieno titolo nella ricerca artistica contemporanea.

Informazioni per il pubblico: tel. 011.9565280