Le morbide e già squisitamente accordate tonalità del dipinto, eseguito a Torino nel primo studio dell'artista in corso Dante, sono proprie delle esperienze tecniche degli anni 1925 - 1935 (tra Carena, de Chirico e Casorati). Altre opere di soffusa e magica realtà "bontempelliana" documentano autobiograficamente questa iniziale fase: Interno (1926) e Specchio o Studio per autoritratto (1932; entrambe a Torino, coll. privata). Il pittore poco più che ventenne si ritrae mentre è intento al lavoro davanti allo specchio. Cremona è qui ripreso tra la tela e i telai inclinati sul muro, con lo specchio e il suo doppio; il calco di un piede di gesso, squadre e gessetti rossi e verdi, nel totale accordo quasi monocromo dei caldi grigi. Cremona si ritrae anche in un successivo Autoritratto e con la moglie Danila in Inverno.
Giorgio Auneddu