Il Deposito Vivente della GAM non è soltanto un luogo di conservazione, ma uno spazio dove l’arte respira e si trasforma, generando nuove possibilità di senso. Qui le opere si incontrano al di fuori dei percorsi espositivi canonici: capolavori e lavori meno noti dialogano e si rivelano a vicenda, parte di un organismo in continua metamorfosi.La libertà con cui le opere sono presentate – appese alle rastrelliere, allineate sugli scaffali, custodite in casse – invita chi lo attraversa a immaginare il proprio racconto visivo. Come nel Musée Imaginaire di Malraux, si è sollecitati a guardare oltre la singola opera per scoprire le connessioni inattese che nascono dal loro incontro. È in questo spirito che è nata la collaborazione con la Scuola Holden. Otto studenti hanno accettato di abitare il Deposito con la scrittura, trasformandolo in un luogo di narrazione, non solo visiva ma anche letteraria.
Dalla collaborazione sono nati un vodcast e un booklet: camminando nel deposito vivente, i visitatori potranno ascoltare i racconti nati dall'incontro tra gli autori e le opere. Oppure potranno accomodarci nella sala relax adiacente il Deposito e leggerli, sfogliando il booklet in versione cartacea o digitale.
Otto autori, otto racconti, otto tracce audio.Lasciati guidare dalle voci della Scuola Holden nel Deposito Vivente.
Un racconto di Alice Scaparra
Un racconto di Paola Boccarossa
Un racconto di Maya Gemena
Un racconto di Vittoria Marsala
Un racconto di Linda Mazzuccato
Un racconto di Edoardo Conoscenti
Un racconto di Jacopo Gambarrota
Un racconto di Elisa Domini
Per chi preferisce leggere, qui sotto e disponibile da sfogliare o scaricare il PDF del booklet.
Fondata a Torino nel 1994, da più di 30 anni la Scuola Holden insegna a raccontare storie, in qualunque ambito della narrazione. Si chiama Holden perché l’idea era quella di fare una scuola da cui Holden Caulfield non sarebbe mai stato espulso. Ancor oggi, in effetti, ha un modo molto singolare di far crescere gli studenti e insegna con metodi, principi e regole che sarebbe difficile trovare altrove. La Holden è anche una fabbrica di progetti narrativi: ogni anno collabora con aziende, musei, festival, scuole e teatri per realizzare i progetti più diversi (e, in molti casi, azzardati). Tra i fondatori della Scuola c’è Alessandro Baricco, attuale preside.
Paola Boccarossa è nata a Pesaro nel 2003. Ha frequentato la Scuola del Libro di Urbino, specializzandosi nel disegno animato. Nel 2025 si è laureata alla Scuola Holden di Torino, dove si è dedicata alla scrittura di racconti. Attualmente sta studiando arti visive e cinema espanso all’università Iuav di Venezia.
Elisa Domini (1997) vive e lavora a Torino. Si è diplomata in flauto e flauto traversiere al Conservatorio “G. Verdi” di Torino e si è perfezionata a Imola, Saluzzo, Milano. Ha collaborato con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Sinfonica di Savona, l’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano e la Melos Orchestra. Frequenta il Master in Tecniche della Narrazione Contemporanea presso la Scuola Holden ed è docente di ruolo alle scuole medie musicali.
Vittoria Marsala (2003), studia e lavora a Torino. Dopo il diploma le viene assegnata una borsa di studio per il corso Laurea di Antropologia e Sviluppo Sociologico sia all'University of Cambridge, che alla UvA di Amsterdam. A causa delle ultime scorie del Covid-19 resta in Italia e s'iscrive alla scuola Holden. Fa parte della redazione della rivista di politica e attualità "Mezzocielo", collabora con la galleria Jousse Entreprise di Parigi e interviene su riviste d'arte contemporanea.
Dopo tre infelici anni devoluti alla statistica e all’analisi dei dati all’università di Trento, mi sono trasferita a Parigi per lavorare come traduttrice e rioccuparmi delle parole e della letteratura. Ora vivo a Torino e scrivo storie per la Scuola Holden, ma vorrei farne un lavoro a tempo pieno.
Dopo una laurea magistrale in Filologia e letteratura italiana conseguita a Ca’ Foscari con una specializzazione sulla letteratura queer, si diploma al Master in Tecniche della narrazione alla Scuola Holden. Scrive narrativa, testi teatrali e audioracconti, concentrandosi su una dimensione corporea della scrittura. Le piacciono: le piscine, le illustrazioni per l’infanzia, la fotografia analogica, i pirati, il caffè, la musica irlandese, gli stivali da cowboy, Venezia, gli elenchi.