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La GAM si aggiudica il contributo di Strategia Fotografia 2025

LISETTA CARMI. EROTISMO E AUTORITARISMO A STAGLIENO
a cura di Elena Volpato

La GAM è felice di annunciare l’acquisizione di un nucleo di 15 fotografie di Lisetta Carmi nell’ambito del progetto sostenuto da Strategia Fotografia 2025, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

La GAM Torino si è aggiudicata il contributo di Strategia Fotografia 2025 per l’acquisizione di un nucleo di 15 fotografie di Lisetta Carmi, parte della serie Erotismo e autoritarismo a Staglieno, 1966-67, nata su invito del Comune di Genova e che tuttavia mostra una diversa natura della sua opera, rispetto agli altri suoi coevi reportages cittadini, dedicati al porto, all’anagrafe e all’ambiente industriale.

La GAM intende rendere omaggio a una grande fotografa del secondo Novecento, sino ad ora non ancora rappresentata nelle collezioni del museo, con un progetto espositivo che aprirà il prossimo mese di maggio dove le 15 fotografie acquisite saranno poste in dialogo con alcune sculture della collezione GAM, scelte dalla raccolta di statuaria e plastica di secondo Ottocento e primo Novecento. Si tratta di opere di Innocenzo Spinazzi, Edoardo Rubino, Pietro Canonica e Gaetano Cellini.

Attraverso l’accostamento con le sculture, emergeranno con chiarezza alcuni dei temi ricercati da Carmi nei suoi scatti: la presenza di bambini come immagine di innocenza e devozione, messa però al servizio della rappresentazione della autorità genitoriale nelle famiglie dell’alta borghesia commerciale o intellettuale di Genova, e la sensuale raffigurazione delle figure angeliche o delle anime di donne defunte, a partire dall’epoca pre-simbolista fino all’intero sviluppo del Liberty.

Il raffronto tra fotografico e scultoreo consente di aprire una più ampia riflessione sull’antico intreccio tra immagine fotografica e morte. Un legame che riguarda, ancor prima della fotografia, proprio la scultura, col suo cristallizzante “effetto Medusa”. Sarà anche l’occasione per riconsiderare la storia di scultori che utilizzarono il mezzo fotografico, come Medardo Rosso e Brancusi, e di fotografi che si misurarono con il tentativo di dare vita alla scultura, come Mimmo Jodice e Berengo Gardin.

Carmi, rispetto a questi precedenti, introduce una novità rilevante attraverso l’uso del colore. Erotismo e autoritarismo a Staglieno è infatti un passaggio cruciale nella sua produzione fotografica perché, grazie alla natura monocromatica delle sculture, all’interno dello stesso scatto si crea un contrasto visivo tra le sfumature di grigio del marmo, ricoperto dalla polvere del tempo, e i colori accesi dei fiori, posti a stretto contatto con le sculture. L’incontro di queste due contrapposte apparenze diviene metafora della riflessione sulla morte: il marmo è esanime e raggelato, ma è destinato a durare in eterno, il colore acceso dei fiori sembra parlarci di vita, ma come nelle antiche vanitas, sono il vero elemento perituro nell’immagine.

L’esposizione inaugurerà il 21 maggio 2026 negli spazi della Collezione GAM. Sarà accompagnata da una pubblicazione edita da SAGEP, Genova.

Si desidera ringraziare sentitamente per l’imprescindibile collaborazione l’Archivio Lisetta Carmi, la Galleria Martini & Ronchetti di Genova e la Galleria Ciaccia Levi di Parigi.

 

Sopra: Lisetta Carmi, Erotismo e Autoritarismo a Staglieno. © Martini & Ronchetti, Courtesy Archivio Lisetta Carmi