Caricamento pagina...

Arnold Schönberg

  • Mostra
  • 4 Febbraio 2003 - 17 Marzo 2003

La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino partecipa a Sintonie offrendo al pubblico la mostra dedicata all’arte pittorica di Arnold Schönberg, che verrà inaugurata in occasione dell’esecuzione, all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, della Kammersymphonie n. 2 op. 38 da parte della Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding.

Saranno presenti in mostra circa 60 opere, tutte provenienti dall’Arnold Schönberg Center di Vienna, a documentare la produzione pittorica del compositore austriaco, che comprende la serie degli Autoritratti, delle Visioni, i Ritratti, le Caricature e i Bozzetti di scena.

Arnold Schönberg si dedicò molto intensamente alla pittura tra gli anni 1906 e 1912 con la realizzazione complessiva di settanta dipinti ad olio e circa centosessanta acquerelli e disegni, accostandosi alle correnti della Secessione e dell’Espressionismo. La sua pittura visionaria, materica, di sguardi allucinati, si sviluppò in maniera spontanea e dirompente, senza subire in modo diretto l’influenza stilistica di altri artisti, anche se la vicinanza e la frequentazione con Kandinsky e Kokoschka portarono la critica di quegli anni a paragonare e associare la sua produzione con quella dei suoi importanti amici.

Di fondamentale rilevo nella pittura di Schönberg sono da considerarsi le problematiche legate all’inconscio. Il compositore scrive in un saggio su Franz Liszt: “Un vero sentimento non deve lasciarsi trattenere dallo scendere continuamente nell’oscuro regno dell’inconscio per portare su contenuto e forma come unità”. E in una lettera a Kandinsky: “E poi l’arte appartiene all’inconscio! Bisogna esprimere se stessi! Esprimersi direttamente! Non però il proprio gusto, la propria educazione, la propria intelligenza, il proprio sapere, bensì ciò che uno sa fare. Non tutte queste capacità non innate. Piuttosto quelle innate, quelle istintive.” Da riflessioni simili nascono i dipinti della serie Visionen, dove può succedere che su una tela piccolissima o su un pezzo di cartone da imballo soltanto due occhi orlati di rosso rappresentino un Blicke, cioè uno Sguardo. Ma anche i Ritratti e gli Autoritratti sono composti con l’occhio attento all’anima e non all’aspetto di chi è rappresentato.

Una sezione della mostra è dedicata alle Caricature, dedicate a varie personalità del mondo della musica e dell’arte. Tra le più interessanti e divertenti caricature sono da segnalare Il critico e Il mecenate.
Di grande interesse i Bozzetti di scena, che collegano la principale attività di compositore di Schönberg con la passione pittorica. Le scenografie adottate per le rappresentazioni teatrali tengono infatti conto degli studi compiuti in quegli anni sull’uso del colore e sull’influenza che il colore sembrava avere sulla psiche, e sulle percezioni sonore. Per questo l’attenzione del compositore, nei bozzetti di scena e nell’allestimento finale, è rivolta principalmente verso l’effetto cromatico, che deve accompagnare sia la regia sia la scelta delle luci di scena. La sinestesia tra luce, colore e suono doveva essere totale.