Page loading...

Nari Ward

  • Exhibition
  • 6 July 2001 - 9 September 2001
Ciclo "Avvistamenti" - 10 mostre d'arte contemporanea



Nari Ward si è proposto di realizzare sculture tradizionali utilizzando oggetti e materiali inusuali, per creare paesaggi simili a quelli osservati nelle strade del suo quartiere, facendo in modo che l'occhio si fermi su informazioni e significati normalmente inosservati.



Per la mostra alla GAM Nari Ward propone installazioni realizzate appositamente per le sale del Museo. Il titolo Attractive Nuisance è un ossimoro intraducibile che, da un lato, indica la tensione fra i termini "seduzione" e "repulsione" (nuisance) - e rimanda al fastidio provocato dai rifiuti utilizzati dall'artista ma anche all'attrazione che tali rifiuti esercitano sullo spettatore una volta completate le opere - d'altro lato, richiama un termine giuridico che indica un caso ambiguo di responsabilità legale.

L'opera Super Stud (1995-2001) è in apparenza una piccola abitazione, una serra dai montanti in alluminio. Le pareti interne sono tappezzate di cornici e pagine di libri, tra le quali emergono più di trenta immagini della Madonna. Un luogo colmo di stimoli olfattivi: l'aroma di maturi frutti caraibici appesi alle travi si miscela con l'odore pungente delle scaglie di stoccafisso sotto sale che ricoprono il pavimento. Nari Ward ci mostra, in questa che diviene una sorta di santuario dei materiali semplici dal complesso significato, i simboli religiosi occidentali contrapposti al cibo caratteristico dell'alimentazione di molte popolazioni di colore. Proseguendo il percorso in mostra, l'opera Waiting Trees è formata da alberi di Natale recuperati dai cassonetti, la cui forma è stata ricreata dall'artista ricoprendoli di materiale bitumoso, catrame che riveste anche cuscini e lenzuola, a formare inquietanti pacchi-dono. L'installazione più imponente, Serpent, è un groviglio lungo circa 15 metri di filo spinato a lame. Il grande serpente occupa interamente uno degli ambienti della sala mostre. Shadow Garden è invece un'installazione formata da numerosi tappeti usati, logori, parzialmente sovrapposti e pennellati con asfalto. Attraverso alcuni fori, rifilati da collari metallici e prodotti sui tappeti, si intravedono vecchie scarpe immerse nella paraffina che ricordano delle orme e che, passeggiando intorno a questo insolito giardino, si rivelano come le ombre accennate dal titolo.



Del suo lavoro Nari Ward dice: "è la mia reazione a quello che vedo…una specie di catarsi…trovo roba abbandonata che non vedo come spazzatura perché è talmente prossima alla vita della gente che in qualche modo si carica di significato".

"Credo che la lingua sia molto primitiva rispetto alla complessità delle emozioni che cerca di descrivere" afferma Nari Ward "e, se riuscissimo a esprimerci con le immagini e i materiali in cui dimorano le nostre emozioni, il risultato sarebbe molto più efficace".