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Il manifesto FIAT. 1899 – 1965

  • Exhibition
  • 21 September 2001 - 5 November 2001
Da qualche tempo la Città di Torino va acquisendo per le collezioni della GAM manifesti pubblicitari stampati tra il 1880 e il 1960, significativi per la storia di Torino e della sua produzione industriale. In coerenza con questo impegno la GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta al pubblico un'ampia mostra che comprende 62 manifesti pubblicitari d'epoca della Fiat, provenienti da un'importante collezione privata.

La casa automobilistica torinese realizza la prima campagna pubblicitaria in forma di affissione murale nel 1899, ereditando il bozzetto per il manifesto che il noto pittore Giovanbattista Carpanetto aveva disegnato per la vetturetta “Welleyes”, una carrozzella a motore posteriore e trasmissione a cinghia progettata e realizzata in pochi esemplari dai fratelli Ceirano. L'acquisto da parte di Giovanni Agnelli della Ceirano consente l'utilizzo del cartellone, prima mai stampato, che con la semplice aggiunta della nuova denominazione dell'azienda si presta a reclamizzare la prima automobile realizzata dalla Fiat, la “3 ½ HP”. È questo “Il Primo” manifesto Fiat, e raffigura un'elegante coppia benestante, comodamente seduta nella vetturetta.
Nel 1922, in seguito alle importanti vittorie nel Gran Premio di Francia e nel Gran Premio d'Italia della Fiat tipo 804, l'industria affida al grande illustratore Plinio Codognato la realizzazione del più interessante (e oggi più raro) manifesto Fiat, che raffigurai due piloti alla guida della vittoriosa vettura. Il “Fiat in pista” presente in mostra è l'unico esemplare completo conosciuto nel formato 191x138 cm. Saranno firmati da Codognato altri capolavori grafici come “Fiat 509 - Il Centauro” del 1925 e “Aquile Fiat” del 1928.
Sempre nel 1928 Mario Gros dedica un manifesto pubblicitario alla donna al volante, “Gioia di guidare”. La prima apparizione femminile da protagonista nel mondo dell'auto italiana ci mostra il mezzobusto divertito di una signora alla moda che guida la sua automobile che, con calcolata astuzia, non appare invece raffigurata.
Ancora nel 1928 Giuseppe Riccobaldi del Bava realizza “La Rampa”, opera di raffinata stilizzazione grafica ispirata alla rampa di accesso alla pista aerea dello stabilimento del Lingotto, e nel 1934 la “Littorina Fiat Riviera - Sestrieres”, a reclamizzare la nuova motrice ferroviaria, mossa da motore diesel, di incredibile velocità (cinque ore da Sestrieres a Ventimiglia).
Anche un grande protagonista dell'arte del novecento come Giorgio De Chirico non resta indifferente al fascino del manifesto, e nel 1950 realizza una pittura a olio che servirà di base per il manifesto della ”Fiat 1400”, stampato da Fiat nonostante gli errori del maestro nel disegnare le proporzioni dell'automobile.
Gli anni '50 sono rappresentati dall'ingresso nella produzione Fiat delle automobili utilitarie. Compaiono allora le immagini create da Marangolo, chiamato nel 1956 per la mitica “Fiat 600 trasformabile” e Aimone che nel 1957 elabora il manifesto per “Fiat 500 - la nouvelle”.

Il catalogo, edito dalla GAM riproduce tutte le opere esposte, introdotte da un saggio descrittivo di Arturo Carlo Quintavalle, e accompagnate da schede redatte da Elvio Soleri.

La mostra è realizzata con un contributo della Fiat.